SU CON LA VITA!

Dopo il discorso delle Beatitudini, Gesù capì che nessuno dei suoi aveva capito; allora li raccolse attorno a sè e disse loro: "Su con la vita, amici! Siamo beati! Tutto quello che succede non è opera nostra, ma illuminata dalla beatitudine del Padre!"

Ma quelli lo guardarono come se ascoltassero uno fuori di sè.

"Non guardate - continuò Gesù - a quello che capita a noi, ma a quello che il Padre ci fa capitare. Nulla avviene a caso: tutto è per la sua volontà: se accettiamo questa, anche la realtà più nera sarà illuminata, e quindi possiamo dirla: Beatitudine!"

"Ma...non è così facile per noi..." disse Pietro.

"Certo che no. La Beatitudine non è una situazione, ma una proposta, un esercizio da fare per creare la coscienza di entrare nella situazione della serenità. Ma ogni esercizio in questo senso rafforzerà la coscienza di essere con Dio, per Lui e con Lui, e quindi beati, qualunque cosa avvenga!".

"Ma anche la contrarietà?" chiese Tommaso.

"Certo, anzi, meglio ancora quella. E' come una palestra, dove l'esercizio più faticoso rende più forte; quello meno, meno forte. La prova anche più sofferta si trasforma nella migliore offerta per noi!".

"Abbiamo bisogno di te, Maestro, guidaci!" disse uno.

"Tutti abbiamo bisogno di tutti, cari miei, per creare la coscienza della Beatitudine del Padre proposta a questo nostro mondo!" concluse Gesù, ponendo la sua mano sul capo di Pietro.